Home-Assistant ep 3
Questa è una bozza che verrà ripubblicata nel mio sito, i link ai prodotti sono stati levati poiché nella versione finale potrebbero essere referral.
Arrivati a questo punto è necessario affrontare il discorso Hardware. Nella pagina di Home-Assistant si capisce che il prodotto sia installabile praticamente ovunque. Ma come avevamo evidenziato nel precedente Post, ci sono delle distinzioni.
Pertanto la scelta dell'hardware può anche essere "piegata" a quello che avete già a disposizione. Se invece partite da un foglio bianco e quindi la scelta di fatto è ottimale, le scelte sono parecchie. Sostanzialmente mi limito ad elencarne due, che a mio avviso sono le migliori.
Sul sito ufficiale di Home-assistant viene proposto, anzi vengono proposti, più prodotti. Il modello denominato Green è di fatto un Raspberry PI piuttosto vecchio, che ha già tutto pronto. Il prezzo di vendita ufficiale sono 99 dollari, nei vari reseller europei (tra cui non figura l'Italia) quello ungherese lo propone sotto gli 80 euro, tasse incluse.
Non ho questo prodotto, ma leggendo un po' le informazioni che si trovano in giro, quello che sospettavo sembra essere coerente. Ovvero la macchina ha la potenza minima per far funzionare il sistema. Il vantaggio del Green è che si tratta di un fanless e che tutto il sistema è pronto all'uso, senza eventuali sbattimenti per problematiche derivanti da installazione e periferiche dirette (bluetooth e wi-fi). Oltre al prezzo più che interessante. Non è una ipotesi da scartare, anzi tutt'altro specie se non siete informatici puri.
La mia scelta è stata più indirizzata ad una potenziale apertura ed eventuale riutilizzo. Non vi nego che nel momento in cui scrivo l'articolo ancora non ho deciso se rimanere con la versione HAOS, oppure dopo un periodo di specializzazione e conoscenza, tornare alla versione sotto container di Docker.
Pertanto ho scelto un Intel NUC, ovvero un Mini-pc. Le differenze di prezzo e consumo energetico non sono distanti, viceversa quelle di potenza ed espandibilità sono parecchio evidenti. Più precisamente sono andato su un prodotto discretamente sicuro, e quindi leggermente più caro. Ovvero un Bee-link Mini S12, con un processore Intel Alder Lake N100 che può spingere fino a 3,4 Ghz di velocità. E' un quad-core e 4 threads da 6 MegaBytes di cache, quindi discretamente performante. Il TDP (thermal design power) è di 15 watt, quindi bassissimo, il che porta ad un consumo generale molto vicino ai Raspberry di potenza comparabile.
Ha già a bordo 16 Gigabyte di RAM DDR4 e un disco "vero" Nvme da 512 Gigabytes.
La RAM e il disco hanno uno slot solo, quindi non esiste una espansione, a meno che non si sostituiscono i due componenti, cosa fattibile. E' però presente una porta Sata per ospitare in un "cassetto" plastico, un disco SSD da 2,5". Non esistono funzionalità di RAID, quindi il disco è solamente aggiuntivo a quello NVME.
La macchina dispone già di Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.2, vitali per Home-Assistant. Oltre a quello il Bios è parecchio ricco di funzionalità, tra le quali il Wake-On Lan e il Wake programmabile. A contorno due porte HDMI, 4 USB 3.2, la porta Ethernet Gigabit e una porta audio.
Nella confezione l'alimentatore, ovviamente esterno seppure piccolo, due cavi HDMI e un adattatore per montarlo dietro al monitor. Anche perché le sue dimensioni sono davvero contenute, dieci cm per 11,4 e quattro di altezza.
Arriva con Windows 11 preinstallato, visto che ha anche una scheda grafica integrata Intel dato che gestisce le due HDMI. Ci ho giocato un'oretta con Windows, giusto per vedere come andava. Diciamo che in alcuni frangenti si nota una certa indecisione sulle transizioni grafiche. Probabilmente un Windows 10 non farebbe la minima fatica. Questo chiaramente con un uso normale da Ufficio amministrativo.
La mia idea invece era un'altra. Ho provato ad installare Ubuntu 24.04 (l'ultima versione a lungo supporto) e Docker, caricandoci un considerevole numero di container, anche abbastanza onerosi. Regge tutto senza il minimo problema, ovviamente dinnanzi ad un carico maggiore entra in funzione la ventola.
Già perchè sopra la scheda madre è presente una generosa ventola (grande tutta la larghezza della macchina) che è praticamente silente in condizioni normali, ma che all'occorrenza può farsi sentire se è necessario dissipare calore.
Successivamente ho poi installato HAOS, e in questo caso non l'ho mai sentita entrare in azione, anche dai grafici la macchina è letteralmente dormiente tutto il tempo.
La mia, come accennato sopra, è stata una scelta multi-pourpose considerando che potrei stufarmi della domotica. O in alternativa decidere di comprare un Green poiché dopo aver sperimentato in lungo e in largo, arrivare ad una situazione "ritagliata" su misura. Dedicando il Mini-PC ad altre cose o altri progetti.
Il prezzo d'acquisto con gli sconti che si palesano costantemente su Amazon (anche sotto forma di coupon) è stata di 188 euro. I 100 euro di differenza rispetto al Green sono stati evidenziati nei paragrafi sopra. Tuttavia la comparazione sarebbe poco bilanciata se consideriamo le prestazioni. Un Raspberry PI5, quindi l'ultimo modello, che ha prestazioni similari, tra case, alimentatore e schede per ospitare più dischi arriva velocemente a superare i 200 euro.
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