Where’s Stewie.wieno? / Dov’è Stewie.wieno? [ENG/ITA]

All pictures are mine

I'm going through very busy weeks. The theatre courses have started again and I have returned to teaching, an event is approaching in the square in which, as a school, we will participate and my cultural project is also about to go on stage.

The lessons started well. We have about fifteen subscribers but someone else will also come to try. I think we'll be able to close the course with eighteen participants. There are many, but they guarantee that you can work well when in winter someone will inevitably miss class.

On Sunday we will be in the square with a stand during an event related to voluntary associations. We will have a banquet, flyers with the dates of the next theatre review. Our goal is to make ourselves known and bring people to live the theatre. Too few people come to the theatre, and it's a shame because even amateur companies often have very beautiful and fun productions.

The following Sunday instead my cultural project will be staged. I worked a lot on it, both in the design and promotion phase. These are two Sunday mornings in which we flank guided tours in some historical places of the city with theatrical performances. 40 minutes each and 40 minutes the other. The hope is to rediscover forgotten places and give a bit of brio to guided tours that are sometimes perceived as a boring thing (but they are not).

I'm very proud of this project, I've elbowed a lot to realise it, raise funds, convince people, advertise it. I hope it goes well and there is adhesion. The ticket costs 10 euros.

A symbolic figure with which you would not even take home the guided tour alone. But we want it to work and be able to propose it again in the future. If we could get a good number of subscribers we would have the opportunity to be credible to ask for funds in the future and maybe, who knows, be able to make it free.

This is more or less the set of reasons that are making it difficult for me to be active and present on Hive. I have to say that it boys me a bit. Maybe I finally found a dimension in which I was fine. I write about what I like, when I feel the desire and all the frustration of the past seems to have restained.

Probably writing also helps to elaborate and re-order ideas.

Sono settimane molto impegnative quelle che sto vivendo. Sono ricominciati i corsi di teatro e sono tornato ad insegnare, si sta avvicinando un evento in piazza a cui, come scuola, parteciperemo e anche il mio progetto culturale sta per andare in scena.

Le lezioni sono partite bene. Abbiamo una quindicina di iscritti ma anche qualcun altro verrà a provare. Credo riusciremo a chiudere il corso con diciotto partecipanti. Sono tanti, ma garantiscono di poter lavorare bene quando in inverno inevitabilmente qualcuno mancherà a lezione.

Domenica saremo in piazza con uno stand durante un evento legato alle associazioni di volontariato. Avremo un banchetto, dei volantini con le date della prossima rassegna teatrale. Il nostro obiettivo è farci conoscere e portare gente a vivere il teatro. Troppa poca gente viene a teatro, ed è un peccato perché anche le compagnie amatoriali hanno spesso produzioni molto belle e divertenti.

La domenica successiva invece andrà in scena il mio progetto culturale. Ci ho lavorato molto, sia in fase di progettazione che di promozione. Si tratta di due domeniche mattine in cui affianchiamo delle visite guidate in alcuni luoghi storici della città a spettacoli teatrali. 40 minuti gli uni e 40 minuti gli altri. La speranza è far riscoprire luoghi dimenticati e dare un po’ di brio a delle visite guidate che a volte vengono percepite come una cosa noiosa (ma non lo sono).

Sono molto orgoglioso di questo progetto, ho sgomitato tanto per realizzarlo, raccogliere i fondi, convincere le persone, pubblicizzarlo. Spero possa andare bene e ci sia adesione. Il biglietto costa 10 euro.
Una cifra simbolica con cui non porteresti a casa nemmeno la visita guidata da sola. Ma vogliamo che funzioni e poterlo riproporre in futuro. Se riuscissimo ad avere un buon numero di iscritti avremmo la possibilità di essere credibili per chiedere fondi in futuro e magari, chissà, riuscire a renderlo gratuito.

Questo è più o meno l’insieme di motivi che mi stanno rendendo difficoltoso essere attivo e presente su Hive. Devo dire che la cosa mi scoccia un po’. Ho forse finalmente trovato una dimensione in cui stavo bene. Scrivo di ciò che mi piace, quando ne sento la voglia e tutta la frustrazione del passato sembra essersi arginata.

Probabilmente scrivere aiuta anche a elaborare e riordinare le idee.

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