RE: Chi o cosa ha influenzato maggiormente la persona che sono oggi? Unto&Bisunto Contest - Olio di Balena Community (ENG/ITA)

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Grazie a Dio gli hai dato retta, dato che la vita dello spacciatore non è quel grande affare che gli ambienti sociali di bassa lega decantano. Per la professione, guarda, i tuoi genitori hanno soltanto seguito la cultura dominante dell'epoca dei boomer, generazione X e millennials. S'era sviluppata una cultura che privilegiava le discipline che generano ricchezza (e dunque per forza di cose le più amate da Confindustria). Le arti purtroppo non generano ricchezza (la filosofia peggio ancora) e dunque, esattamente come il genitore medio, anche i tuoi genitori paventavano che ti ritrovassi a fare la fame. Da persona avvezza a vedere (e credimi che non è un bello spettacolo) finanche conoscenti rovistare nei cestini pubblici dell'immondizia (e non soltanto nel paese del terzo mondo dove a tutt'ora vivo, ma pure e perfino di più nella mia città natale, realtà di provincia dalla puzza sotto il naso che nemmeno l'alta borghesia britannica dei vari re George) per trovarci tutto quel che non non potevano/non possono comprare, non me la sento di biasimarli del tutto. Considerando che posti come hive figuravano pura fantascienza ai nostri tempi (suppongo tu sia di generazione millennial).
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Grazie per il commento! Per tutti i valori che mi hanno insegnato e che mi hanno permesso di salvarmi la vita, nel vero senso della parola, non posso che essergli grato per sempre. Sul tema studi sicuramente hanno ragionato pensando che il grafico non avesse sbocchi lavorativi, mentre il ragioniere avrebbe avuto una carriera sicura. Però in questo mi hanno lasciato un piccolo rammarico: perché la domanda "Ma se avessi fatto quella scuola oggi, sarei più felice, più realizzato e soddisfatto a livello professionale?" me la faccio e me la farò per sempre. Sicuramente avrei potuto provare a reinventarmi e cambiare rotta una volta diventato autonomo, ma poi scegli la strada di un matrimonio, di indebitarti per la casa, di fare dei figli e quindi tante scelte poco sicure diventano più difficili da prendere e realizzare, perché non impattano più solo su te stesso, ma anche sulle persone che ami e ti sono vicine.

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Il ragioniere? Quindi aspè, non sei degli anni ottanta? Perchè già per gli ultimi di generazione X, volendo diventare ragionieri, si prospettava l'obbligo della laurea in economia o giurisprudenza più due anni di praticantato presso lo studio di un commercialista (fu così che fregarono la mia migliore amica che non è millennial proprio per poco). Quindi un corso di studi molto più lungo del previsto, mentre ai boomer andava di lusso, dato che bastava il diploma per accedere all'esame di Stato. Neppure mia cugina nata a inizio 1976 riuscì a qualificarsi come ragioniera con il solo diploma, non sentendosela di affrontare un percorso così tortuoso e alla fine ha ripiegato sul settore sanità diventando OSS.

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Sono del 1988. Ho frequentato un ITC (indirizzo programmatore) e subito dopo il diploma sono stato contattato da una società per cui ancora oggi lavoro, come payroll specialist nell'amministrazione del personale.

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Ah, ecco, quindi una figura diversa dal ragioniere tout court. Se non altro, bene o male ti ha garantito la stabilità che parecchi millennial purtroppo possono soltanto sognarsi...

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