Growing means stepping out of one's comfort zone and personal leadership is the ability to expand it, becoming more mentally elastic, more flexible, able to adapt more easily to different circumstances, without getting lost when things have to go out from the usual schemes, but, rather, taking control of ourselves within those situations.
Roberto Re

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Today for the HiveBloPoMo we talk about a topic dear to me, a comfort zone!

You know I'm a self-improvement and personal growth addict!

I didn't get to walk as required by the task (or at least as far as I understand), but I still broke one of my comfort barriers yesterday, so I guess it still applies.

Let's start from the beginning, as you well know Tuesday is football day, which you can also guess from the cover photo.
You also know that I'm very competitive and I don't like to lose, but I'm of the opinion that, when playing with friends, the important thing is to have fun, so I try not to let my competitiveness get weighed down.

I've been playing with these people for a lifetime, they're all good people, but one of them probably thinks he's a champion a bit advanced in age; precisely because of his years we all avoid opposing him and, I confess, for me it has also become a subject of subjection, a limit.

Of course, criticism of him is certainly not a problem, as a seasoned player I have broad shoulders.
Today, however, he exaggerated a bit, among other things after a really painful match.

Well I decided to take courage in four hands and let him know; of course the discussion ended and he was left with his point of view which sounds a bit like this: I'm good, you're bad and it's always going to be like this.
To be clear, I didn't point out to him that he had played like shit, I would never allow myself since the teammates only spur them on; what I pointed out to him was that he was criticizing everyone by exaggerating and that, between teammates, it's no way to do it.

It doesn't matter that he also covertly criticized my performance, I know my qualities so I don't care that others tell me I'm good, I prefer to listen to constructive criticism because they tend to improve and they help me a lot.

This person, who thinks he pissed me off today, simply did me a favor; finding the courage to tell him what I thought, even if it initially caused me some discomfort, it was very useful to me because, having moved the friendly walls a few meters away, today I'm stronger; I'm aware that next time he says something stupid I won't keep my thoughts inside because I'm in awe.

Among other things, I am of the opinion that, when playing in a team, teammates shouldn't be criticized but always encouraged.
I'm someone who doesn't like to lose, but I'm convinced that you need to know how to accept defeat by preparing and improving for the next game; having said that we are not all champions, when I see that my team mates give their all even if we lose the defeat doesn't bother me and indeed I still see it almost as a victory.
I prefer to play with those who are committed and lose all the matches than to play with "champions de noartri", who often are also a bit of a balloon and always win.

I assure you that for me losing all the parts would not be easy to digest heh heh!

Anyway, I think that's enough for now, also because this post has led me to make other reflections that I will probably develop later into another frenzy of words!

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So at this point I salute you and, as always, thank you for reaching the end; I invite you to express your thoughts in the comments below.

Hug you!

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Brave heart and gentle tongue will take you far into the jungle...

Crescere significa uscire dalla propria zona di comfort e la leadership personale è la capacità di espanderla, diventando più elastici mentalmente, più flessibili, in grado di adattarsi più facilmente alle diverse circostanze, senza perdersi nel momento in cui le cose devono uscire dai soliti schemi, ma, anzi, prendendo il controllo di noi stessi all’interno di quelle situazioni.
Roberto Re

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Oggi per l'HiveBloPoMo si parla di un argomento a me caro, zona di comfort!

Sai che sono un patito di automiglioramento e crescita personale!

Non sono riuscito ad andare a camminare, così come richiesto dal compito (o almeno da quello che ho capito), ma ho comunque infranto una delle mie barriere confortevoli ieri, credo quindi che valga ugualmente.

Partiamo dal principio, come ben sai il martedì è giorno di calciotto, cosa che puoi anche intuire dalla foto di copertina.
Sai anche che sono molto competitivo e non amo perdere, però sono dell'idea che, quando si gioca tra amici, l'importante sia divertirsi quindi cerco di non far pesare la mia competitività.

Gioco con queste persone da una vita, sono tutte buone persone, una di loro però probabilmente spensa di essere un fuoriclasse un po' avanti con l'età; proprio per i suoi anni tutti evitiamo di contrariarlo e, Ti confesso, per me è diventato anche un discorso di soggezione, un limite.

Naturalmente, non è certo un problema la sua critica, da giocatore navigato ho le spalle larghe.
Oggi però ha un po' esagerato, tra l'altro dopo una partita davvero penosa.

Bene ho deciso di prendere il coraggio a quattro mani e farglielo presente; ovviamente la discussione è terminata e lui è rimasto del suo punto di vista che suona un po' così: io sono bravo, voi siete scarsi e sarà sempre così.
Per intenderci non gli ho fatto notare che aveva giocato da schifo, non mi permetterei mai visto che i compagni di squadra li sprono solamente; quello che gli ho fatto notare era cha stava criticando tutti esagerando e che, tra compagni di squadra, non è modo di fare.

Non importa che abbia velatamente criticato anche la mia prestazione, conosco le mie qualità quindi non mi interessa che gli altri mi dicano che sono bravo, preferisco ascoltare delle critiche costruttive perché tendendo al miglioramento e mi sono molto d'aiuto.

Questa persona, che oggi pensa di avermi fatto incavolare mi ha semplicemente fatto un favore; trovando il coraggio di dirgli quello che pensavo, anche se inizialmente mi ha provocato un po' di disagio, mi è stato molto utile perché, avendo spostato le mura amiche di qualche metro oggi sono più forte; sono consapevole che la prossima volta che dirà una fesseria non terrò dentro i miei pensieri perché sono in soggezione.

Tra l'altro, sono dell'idea che, quando si gioca in una squadra, i compagni non vadano criticati ma incoraggiati sempre e comunque.
Io sono uno che non ama perdere, però sono convinto che bisogna saper accettare la sconfitta preparandosi e migliorando per la partita successiva; ciò detto non siamo tutti campioni, quando vedo che i miei compagni si impegnano al massimo anche se perdiamo la sconfitta non mi tange e anzi la vedo comunque quasi come una vittoria.
Preferisco giocare con chi si impegna e perdere tutte le partire che giocare con dei "campioni de noartri", che spesse volte sono anche un po' dei palloni gonfiati e vincere sempre.

Ti assicuro che per me perdere tutte le parti non sarebbe semplice da digerire eh eh!

Comunque credo che per ora possa bastare, anche perché questo post mi ha portato a fare altre riflessioni che, probabilmente, svilupperà più tardi in un altro delirio di parole!

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Quindi a questo punto Ti saluto e, come sempre, Ti ringrazio per essere arrivato fino alla fine; Ti invito ad esprimere ogni Tuo pensiero nei commenti qui sotto.

Ti Abbraccio!

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Cuore coraggioso e lingua gentile ti porteranno lontano nella giungla...

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English is not my first language but I try, please forgive any errors.