Siamo arrivati a questo punto... - 66° parte

Non era pretattica da parte mia, non ricordavo realmente chi potesse essere, quando mi ha detto da quale parte d'Italia provenisse, ancora notte fonda, solamente il suo nick-name, quando lo pronunciò, mi fece scattare immediatamente la molla che mi fece dire il suo vero nome...

Era quel giocatore di Texas Hold'Em con il quale mi ero interfacciato nei mesi passati sulla piattaforma di gioco, aveva mantenuto la parola e mi era venuto effettivamente a trovare nel mio negozio, scambiate quattro cordiali parole di benvenuto, passò a illustrarmi le motivazioni che lo avevano spinto a venirmi a trovare...

Era un distributore di prodotti per bar e ristoranti, cercava una persona con la quale poter iniziare un discorso di collaborazione, mediante la quale lui, in questo caso io, sarei stato una sorta di suo sotto-distributore, senza minimi di acquisto, in un rapporto inizialmente di affiancamento a quella che sarebbe stata ancora per un po' la mia attività lavorativa principale, il mio negozio, anche se già si intravvedeva una certa difficoltà a far quadrare i conti a fine mese, per cui era come iniziare a tenere i piedi in due staffe, potendo contare, teoricamente, su due entrate distinte e separate, per arrivare a formare una specie di stipendio mensile, fatto non per niente scontato con la mia attività nel negozio di articoli sportivi...

Non era una cattiva idea, ne parlai in casa, c'erano dei lati certamente da valutare a fondo, perché il tutto non era esente da un investimento in merce e macchinari (macchine per le creme fredde, i cosiddetti granitori, da acquistare possibilmente usati e dare in conto deposito ai potenziali clienti), ma con un importo complessivo decisamente inferiore ai 10,000 euro, non era molto, ma per chi è già da tempo con il fiato alla gola, anche 10,000 euro sono una cifra di tutto rispetto, per cui tentennavo un po' a dare una risposta affermativa definitiva, fino al punto che il negozio prese una direzione ben precisa, mi ero reso conto ormai tristemente che non ce l'avrei fatta a portare avanti quell'attività lavorativa che da sempre era stata il mio lavoro, purtroppo nella vita ogni tanto occorre fare delle scelte drastiche, il mondo dello sport poteva tranquillamente fare a meno di me, indubbiamente una piccola fetta di clienti mi rimase, e per certi versi mi è rimasta, fedele da sempre, ma non si può tirare avanti un negozio con costi fissi seppur non esuberanti ma in ogni caso significativi, meglio tentare una carta alternativa, quella di cambiare settore merceologico e provare quella nuova avventura, anche se non era assolutamente priva di incognite, in quanto innanzitutto non avevo mai trattato prima di allora quella tipologia di prodotti, ma un po' per l'affiancamento che mi aveva proposto quel signore (in quanto sarebbe venuto giù in riviera almeno un paio di volte all'anno per aiutarmi a creare il primo pacchetto di clienti), un po' per la voglia di non rimanere nuovamente fermo al palo senza un lavoro, dissi di sì, iniziando a fare qualche giro perlustrativo sin dall'estate dell'anno 2018...

Continua...