Il mio primo, vero, contratto di lavoro - 2° puntata

Nel frattempo io crescevo di conoscenze varie, apprendendo diversi segreti dal mio futuro predecessore, che ogni tanto mi dava delle battute del cazzo, dicendomi che ancora non ero capace a fare niente, in confronto a quello che sapeva fare lui, e che non dovevo lamentarmi e badare solamente a lavorare e stare zitto, ogni tanto lo mandavo a farsi inculare, giusto per fare qualcosa, ogni tanto riflettevo fra me e me e capivo che quello era il suo modo per prendersi cura di me, non dicendo espressamente le cose ma facendole intuire, quando mi dava i cicchetti, in fondo, era un modo per spronarmi a fare semplicemente di più...

Mano e mano che passavano quelle prime settimane, lui si faceva vedere sempre meno, sia per quanto riguardava il tempo che trascorreva vicino alla mia postazione di lavoro, sia per quello che concerneva il numero di volte che veniva in azienda, finché venne il tempo del congedo tra noi, in cui dovevo prendere servizio nella nuova azienda, di cui, fra l'altro, era anche socio, ci stringemmo con vigore la mano, e con un sorriso tirato lo salutai definitivamente, quel momento non fu proprio idilliaco, mi rendevo conto che la maggioranza del programma che dovevo utilizzare lo conosceva principalmente lui, anche se c'era un altro ragioniere che si prestava sempre a darmi una mano, cercando di comprendere bene quello di cui necessitavo di volta in volta...

Eravamo quasi 20, nel settore degli uffici, che dominavano la produzione e l'imballaggio vero e proprio, noi i privilegiati nell'aria climatizzata, sotto quasi si bolliva, per cui, quando dovevo, per una qualsiasi ragione, recarmi al piano inferiore, già iniziavano a girarmi le palle per bene, non vedevo l'ora di rientrare nella mia isola dorata, all'inizio poi il mio ufficio era piccolino e separato dagli altri, per cui facevo proprio quel cazzo che mi pareva e piaceva...

Le mie mansioni iniziali erano nettamente inferiori a quelle del mio ex-collega, di cui stavo prendendo progressivamente il posto, l'azienda subì un leggero rallentamento, a causa di questo fatto, in quanto alcune funzioni vennero affidate ad altri 2 componenti dell'Ufficio Commerciale, di cui anch'io facevo parte, responsabilizzato da questo fatto cercai di limitare al massimo questo periodo di transizione, anche se effettivamente dopo un paio di settimane la situazione si era praticamente stabilizzata da sola...

Tra i miei colleghi, anzi, come diretta superiore, che nell'organigramma aziendale era posizionata tra me e uno dei 2 soci, c'era una ragioniera, la segretaria personale del capo, più grande di me di una quindicina d'anni, lei era una donna vera e propria, io un ragazzetto, in quanto pur avendo 21 anni, ne dimostravo sì e no 18, a stare larghi, per cui sembravo quasi suo figlio, a differenza di sua sorella, che invece si vedeva ugualmente che era più grande di me ma con una differenza di età minore, all'anagrafe erano 5 anni, se non ricordo male, ma per gli atteggiamenti, per il modo di porsi, per le movenze che aveva, sembravano almeno il doppio...

Continua...