Il mio primo, vero, contratto di lavoro - 4° puntata


Immagine CC0 creative commons

Una volta ottenuto il pieno controllo della registrazione dell'ordine, iniziai a dettare delle semplici regole, in quanto volevo immediatamente che tutti gli ordini arrivassero sulla mia scrivania, solo in considerazione di un fatto, quando c'erano ritardi nella consegna dei nostri prodotti i rappresentanti telefonavano e rompevano il cazzo a me, per cui era giusto, in linea teorica, che fossi io a curare, almeno per la fase iniziale, una procedura e una partenza rapida di tutto quanto...

Ben presto iniziarono ad esserci delle frizioni e degli attriti con la produzione, io appartenevo alla sezione impiegatizia, e, in linea teorica, venivamo visti come dei lavativi, delle persone che si appoggiavano sul duro lavoro degli operai del piano inferiore, e alla fine rompevamo il cazzo, quando facevamo delle richieste o delle pressioni, mi arrivarono alle orecchie un paio di risposte di merda, da parte del caporeparto della produzione, l'ultima delle quali fu che se avessi avuto un qualcosa da ridire sui ritmi di spedizione della merce, dovevo schiodare il culo dalla mia scrivania e andare a dirglielo di sotto, in faccia, quello che non andava...

Per quanto alto fosse il grado ricoperto al piano inferiore, per quanto lunga fosse la sua permanenza in quel reparto, per quanto fosse standardizzato e consolidato il suo modo di fare, a me il suo comportamento non andava bene, chi cazzo si credeva di essere questo qui, per dire che se c'era un ritardo nella consegna di un prodotto nessuno doveva rompere i coglioni?? Le rotture di cazzo, le lamentele dei rappresentanti le sentivo io, e certe tirature di orecchie che ve lo raccomando, per cui era andato oltre, adesso era giunto il momento di uscire allo scoperto, guardarsi negli occhi e fargli capire che quel cazzo che gli pareva lo faceva a casa sua, se sua moglie poi fosse d'accordo...

Un giorno che avevo le palle già incandescenti mi arriva l'ennesima risposta di merda da parte della produzione, alla mia legittima domanda di una formulazione di una nuova data di consegna di un articolo il tirapiedi del caporeparto mi replica che lui non sa un cazzo, che se volevo una risposta più precisa dovevo chiedere direttamente al responsabile, che lui voleva essere tenuto fuori dalle nostre tirate di culo...

"Basta, adesso hai strarotto il cazzo, adesso mi vedi e mi senti, baffone dei miei coglioni (aveva un paio di baffi veramente enormi, neri sui capelli già abbondantemente brizzolati)...", con questa frase percorsi a grandi passi il corridoio che mi separava dalla scala a chiocciola che portava al piano inferiore, evitando di prendere la più comoda scala a rampa che portava nell'esposizione, dove c'era una segretaria che non si faceva mai i cazzi suoi, che mi avrebbe certamente chiesto dove stessi andando, non avevo di certo voglia di rendere conto a lei dei miei spostamenti, né di darle una risposta secca, come si sarebbe ampiamente meritata, quella pettegola chiacchierona che non era altro, la soluzione interna del nostro reparto era nettamente migliore, un tratto di corridoio un po' a zig-zag e poi la scala di servizio, più angusta ma che portava ad uno sputo dal piccolo ufficio del caporeparto...

Continua...



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Le altre volte mi sono proprio scordata di dirti della coincidenza: la stessa immagine Pixabay che avevo scelto per uno dei capitoli di ESPERIMENTO (però l'avevo editata, in quel caso, perchè non rendeva del tutto l'idea) ora la vedo nella tua nuova serie😂🤣

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Mi piaceva questa immagine, purtroppo con i diversi impegni che abbiamo (sia io che te) in rete a volte presto un'attenzione marginale a quello che mi passa sotto agli occhi, e mi dispiace sinceramente di questo fatto perché sto perdendo la capacità di fissare gli eventi nella mia mente...

!BEER

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Non preoccuparti, non è il finimondo🤓. Anche se non avessimo millemila impegni, nel mio caso carico una foto diversa per ogni capitolo. E trattandosi di e-book piuttosto lunghetti tornerebbe impossibile per chiunque riuscire a ricordare cosa carico ogni santa volta ( parte forse gli attuali capitoli civitesi, che riporteranno una serpe ciascuno finchè non terminerò la parte dedicata ai parenti serpenti🤣untitled.gif)
!hivebits

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che poi sta gente non capisce che un lavoro del genere non è singolo ma di squadra. Se io mi lamento di qualcosa e ti faccio notare qualcosa non è perchè voglio fare il figo e prendermela con te ma forse è che c'è qualcosa che non va e che io non posso risolvere da solo ma mi occorre il tuo aiuto..

probabilmente già immagino la sfuriata che facesti ma attendo il prossimo capitolo ;)

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L'azienda era (ed è) seria, per cui prese dei provvedimenti, che spiegherò fra non molto, per meglio coordinare la forza lavoro di cui disponeva, c'erano diverse persone che andavano davvero per i cazzi loro, e non era il massimo della vita questo fatto...

!PIZZA

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Ah che bello leggere certe situazioni, non perché provi piacere che tu le abbia vissute, ma siccome lo spalare merda addosso a altri o dare rispostacce so usa anche da me, almeno mi rincuoro vedendo che usa anche da altre parti

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Tutto il mondo è paese, soprattutto certe situazioni in Italia si ripetono periodicamente, uno degli sport nazionali maggiormente praticati è appunto tirar merda addosso agli altri, perché è un po' come quando uno fa una scoreggia e si sente puzza di merda, per evitare di prendere la colpa se ne esce dicendo...

"Chi ha fatto sta scoreggia??", quando la colpa ovviamente è la sua...

!LUV 1

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