I momenti significativi a livello podistico - 23° puntata - Un'Ora in Pista particolare - 1° puntata

Avrei corso la frazione da mezzanotte all'una, era una fresca nottata di metà maggio, condizioni ideali per le mie caratteristiche, arrivammo alla pista di Ravenna verso le 10 di sera, volevamo vedere, io e mio fratello, le frazioni di alcuni altri componenti della nostra squadra...

Alle 11 prese il via un nostro caro amico, un tipo particolare, buono come un pezzo di pane, ma ignorante come una campana, per un motivo che spiegherò tra pochissimo, diciamo, per il momento, che nei primi minuti della sua frazione non successe nulla, teneva un bel ritmo, di poco inferiore ai 4 minuti al km, con una proiezione finale di circa 15 km e mezzo, salvo complicazioni...

Trascorsi circa 20 minuti dalla partenza, notai un iniziale calo del ritmo del nostro frazionista, gli chiesi ragguagli ma minimizzò il tutto, ma la decelerazione si fece troppo evidente, all'ennesima mia richiesta se tutto fosse ok, mi disse che aveva un gran mal di pancia...

"Coglione, imbecille che non sei altro!!", iniziai ad apostrofarlo, "te l'avevo detto che non dovevi mangiare le tagliatelle, hai visto che cazzo combini adesso?!?!"

L'Ora in Pista, quando è composta da 12, o meglio ancora, 24 frazioni, stimola particolarmente la fratellanza tra i podisti, si è soliti, con fornelli a gas o altro ancora, cucinare diverse tipologie di piatti, il nostro gruppo aveva cotto delle tagliatelle, nonostante avessimo detto e ripetuto tantissime volte a quel coglione che stava correndo in quella frazione di non mangiare, non c'era stato un cazzo da fare, si era trangugiato un bel piattone di tagliatelle, circa una mezz'ora prima della partenza della sua ora di pista, e adesso la digestione gli stava presentando il conto, con fitte varie che compromettevano pesantemente la sua prestazione...

"Respira, controlla il ritmo, cala la frequenza, cerca di limitare i danni, dai, non mollare, tieni duro...", questo e altro ancora gli stavo dicendo, dopo averlo pesantemente insultato perché non capiva un cazzo, era il motivo di provare a portarlo al traguardo, nelle condizioni migliori possibili, ma stava precipitando a vista d'occhio, chiese il permesso ai giudici di gara di allontanarsi dalla pista, perché doveva andare in bagno (a scagazzare di brutto!!), successivamente rientrò, evidentemente debilitato dalla botta di dissenteria che l'aveva assalito, terminò la sua fatica con una prestazione che faceva, nel vero senso della parola, letteralmente cagare il cazzo, in quanto fece fatica a superare i 12 km e mezzo, ben 3 km circa in meno di quella che era la sua effettiva potenzialità, perché valeva, in linea teorica, una distanza di circa 15 km e mezzo, come in effetti stava tenendo nei primi 20 minuti di gara...

Continua...