I momenti significativi a livello podistico - 125° puntata - La Maratona di Reggio Emilia - 1° parte -


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Arrivati a questo punto del mio viaggio a livello di ricordi di allenamenti e gare degni di essere menzionati, devo necessariamente saltare da una maratona a un'altra, anzi, a volte non citerò qualche singola maratona, in quanto ho partecipato e portato a termine esattamente 10 maratone al momento attuale, chissà, ci sarà mai un'11°?? Non lo so, non lo posso escludere ma in questo preciso momento non mi sento proprio di esprimere nessuna tipologia di pronostico a tal riguardo, ma ritorniamo ai miei ricordi, per andare a parlare della Maratona di Reggio-Emilia...

L'anno a chi si riferisce questo mio post è il 2005, ero discretamente preparato, non come una decina di anni prima ma decisamente mi trovavo in una discreta condizione, il mio peso era di poco superiore ai 75 kg, da tempo non rientravo in quel range, per cui ero moderatamente fiducioso nei miei mezzi, mi aspettavo un crono finale di poco superiore alle 3 ore e mezza di percorrenza complessiva...

Avevo pure fatto un allenamento lungo particolarmente impegnativo, del quale l'unica cosa che emerge dalla nebbia temporale è la distanza, di poco inferiore ai 35 km (misurati correttamente con uno strumento tarato), ci recammo a quella competizione la giornata precedente, giungendo in tarda serata, come ormai da tradizione consolidata, giusto il tempo di sistemare i pochi bagagli e provare a chiudere un occhio, ricordo benissimo che fu un sonno relativamente tranquillo, una vigilia di maratona in cui non c'è praticamente nulla di particolarmente rilevante da annotare ai prosteri...

Una bella giornata di sole ci attendeva, in quella fredda e secca domenica di metà dicembre, la mia compagna aveva espresso l'intenzione di seguirmi in bicicletta, avevamo all'epoca un vecchiotto monovolume, per cui la sua dueruote entrava senza problemi nel vano posteriore, anche se il regolamento specifico non lo consentiva (in linea teorica), nelle retrovie, fino al centro del gruppo, non c'erano mai dei problemi significativi per l'affiancamento dei partecipanti con una spalla mobile, quale ad esempio un ciclista al seguito...

Via, partiti, dopo un paio di km eccola appunto che mi viene incontro in bicicletta, aveva dovuto fare una deviazione, per il percorso (almeno a livello iniziale) chiuso al traffico, ma dal 3° km fino a 200 metri dal termine non mi abbandonò mai, è sempre un fatto positivo e di conforto avere un qualcuno che ti affianca, una parola di sostegno, un goccio d'acqua, un incoraggiamento sono proprio quello che occorre, quando la fatica arriva vicino (o a volte oltre) i livelli di guardia, per cui tutto sembrava andare per il verso giusto, una volta tanto...

Una grande stazione barometrica, posta nelle vicinanze della zona di partenza, riportava la scritta di 1 grado sopra lo zero, a livello di temperatura ambientale, c'era un'aria particolarmente fresca e frizzante, di quelle che ti fanno respirare a pieni polmoni, con una puntualità maniacale, alle 9 e 30 spaccate la Maratona di Reggio-Emilia prese regolarmente il via...

Continua...



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Si prospetta una maratona interessante.
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