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Una giornata storta

Una giornata storta

Mercoledì 17 maggio sono partito da Napoli per andare a Roma, dovevo visitare di nuovo l'Archivio Centrale dello Stato.
Allora sveglia alle 6.20, mi preparo, mi lavo, mi vesto e scendo. Prendo la metro e arrivo alla stazione centrale di Napoli a Garibaldi. Ho tempo di prendere un caffé, poi ci penso e opto per caffé e cornetto vuoto. Bene, mi accingo a raggiungere il binario da cui parte il treno che é appena apparso sul tabellone. Salgo sul treno, parto e in 1 ora e pochi minuti sono alla stazione Termini di Roma. Per andare in archivio devo prendere la metro, visto che sta in culo ai lupi ed esattamente ad Eur Fermi. Quindi faccio il biglietto e prendo la metro. Scendo alla mia fermata (che sarebbe poi la penultima) e vado in, archivio. Inizio a lavorare sin da subito, anche se ho perso la prima presa.. Che vuol dire che non ho fatto rochiesta in tempo per vedere i primi 3 fascicoli. Va bene uguale.
Il tempo scorre e si fa quasi ora di pranzo.

Quando come un lampo a ciel sereno arriva prima un messaggio e poi una mail da Italo. Gentile Cliente il suo treno xxx che parte da xxx alle ore xxx é stato cancellato per disposizione di xxx.

Diamine.

Mi interrogo sul perché. Poi capisco che é per la drammatica situazione che ha vissuto l'Emilia e tutte le zone alluvionanate.

Chiamo un mio amico, anche lui a roma, che doveva tornare a Napoli con il mio stesso treno e infatti ci eravamo messi d'accordo per incontrarci a Termini nel tardo pomeriggio.

Ovviamente cancellato anche a lui.

Chiamiamo l'assistenza. Ci spostano il treno gratis, dopo qualche parola scomposta e dopo tante sollecitazioni.

Il pomeriggio procedere bene, la ricerca anche.

Arriviamo a Termini, tra una chiacchiera e qualche sigaretta il tempo scorre.

Il nuovo treno appare sul tabellone accompagnato dalla scritta: CANCELLATO.

Ma che diamine. Panico.

Facciamo la fila nel chioschetto di Italo, insieme a noi centinaia di persone che non sapevano come tornare a casa.

La ragazza, gentilissima, ci consiglia un treno che parte alle 21.30 ma che viaggia con 20 minuti di ritardo. Vi dice che lei prenderebbe quello e che la prossima volta dobbiamo andare direttamente in stazione perché l'assistenza ci aveva combinato un guaio. Ci aveva dato i nuovi biglietti ma non si sa per quale motivo ci aveva fatfo anchr il rimborso. Quindi il biglietto non risultava ma vi risultava un credito Italo di circa 20 euro.

Morale della favola treno alle 21.30 e conguaglio di altri 20 euro.

La ragazza, comunque, gentilissima. Le ho voluto bene in quel momento di panico.

Passa un quarto d'ora e inizia ad arrivare la prima comunicazione: il treno xxx viaggia con 40 minuti di ritardo. Va beh, aspettiamo. Dopo 5 minuti :il treno xxx viaggia con 60 minuti di ritardo. In pochi minuti il ritardo accumulato arriva a 120 minuti.

Panico di nuovo. Sarebbe dovuto partire alle 21.30, ma con 2 ore di ritardo partirebbe alle 23.30. E se non parte? Restiamo a Roma.

Allora decidiamo di agire definendo un nuovo piano di azione.

Il nuovo piano d'azione prevedeva l'acquisto di un biglietto per un treno regionale da Roma Termini a Napoli Centrale. Così facendo avremmo avuto l'occasione di prendere comunque un treno.

Il treno Italo non dava segni di vita, così, ormai scoraggiati, decidiamo di prendere il regionale. Alle 21 precise, orario di partenza del treno, saliamo sul regionale.

Passano 10 minuti, poi 20, poi 30, poi 40, poi 50. Alla fine annuncio del capotreno: il treno regionale non parte. Diamine.

Nuovo annuncio, il regionale parte ma con un altro treno e da un altro binario. Corsa forsennata, arriviamo sul binario ma appena siamo lì parte un nuovo annuncio: il treno parte ma ferma a Formia, poi c'é un autobus sostitutivo che porta a Napoli. Panico ancora, perché finché sei a Roma una soluzione la trovi.. Ma a Formia se poi non esiste alcun pullman dovr cazzo vai e che cazzo fai.

Momento di protesta con il personale.

Nuovo annuncio: questo, benedetto regionale si fa e arriva fino a Napoli.

Benissimo, sono ormai le 11. Del Treno Italo nessuna traccia. Quindi ormai prendiamo questo benedetto regionale.

Partenza ore 23, arrivo ore 01.15.

Arriviamo a Napoli e ovviamente non avevamo manco i soldi per un taxi, visto che la metro era chiusa e i pullman erano come dei fantasmi in una casa infestata: sai che potrebbero esserci ma non si palesano.

Parte il tour notturno della città di Napoli, a dividerci dalla stazione centrale fino a casa c'é un'ora di camminata.

Oltrepassiamo come dei falchi la zona della stazione e ci immergiamo nel cuore pulsante dei vicoli della città. Dopo poco inizia anche a piovere. Ma resistiamo. All'improvviso passa un pullman completamente vuoto che viene prontamente fermato dal mio amico. Ci avvicina un pó a casa, menomale.

Alla fine arrivo a casa alle 2 e 15. Tutto sommato è andata bene, ma sono devastato. Doccia al volo e letto. Il giorno dopo sveglia presto, non c'é un attimo di riposo.

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A bad day

A bad day

On Wednesday 17 May I left Naples to go to Rome, I had to visit the Central State Archive again.
So I wake up at 6.20, get ready, wash, dress and get off. I take the metro and arrive at Naples' central station at Garibaldi. I have time to get a coffee, then I think about it and opt for coffee and an empty croissant. Well, I make my way to the platform from which the train that has just appeared on the board leaves. I get on the train, leave and in 1 hour and a few minutes I am at Termini station in Rome. To go to the archive I have to take the metro, since it is in the ass of the wolves and exactly at Eur Fermi. So I get my ticket and take the metro. I get off at my stop (which would then be the penultimate stop) and go to, archivio. I start working right away, even though I missed my first catch. Which means that I didn't make the request in time to see the first three files. It's all the same.
Time passes and it's almost lunchtime.

When, like a flash in the sky, first a message arrives and then an e-mail from Italo. Dear Customer your train xxx departing from xxx at xxx time has been cancelled due to xxx's disposition.

Damn.

I wonder why. Then I realise that it is because of the dramatic situation in Emilia and all the flooded areas.

I call a friend of mine, also in Rome, who was supposed to return to Naples on the same train as me and in fact we had agreed to meet at Termini in the late afternoon.

Obviously cancelled him too.

We call assistance. They move our train for free, after a few unpleasant words and a lot of urging.

The afternoon proceeds well, the search too.

We arrive at Termini, between a chat and a few cigarettes time passes.

The new train appears on the board accompanied by the words: CANCELLED.

What the heck. Panic.

We queue at the Italo kiosk, along with us hundreds of people who did not know how to get home.

The girl, very kind, recommends a train that leaves at 9.30 p.m. but is 20 minutes late. She tells you that she would take that one and that next time we should go straight to the station because the assistance had messed us up. They had given us new tickets but for some reason they had also given us a refund. So the ticket did not turn out but there was an Italo credit of about 20 euros.

Moral of the story: train at 9.30 p.m. and a balance of another 20 euros.

The girl, however, very kind. I loved her in that moment of panic.

A quarter of an hour goes by and the first communication begins to arrive: train xxx is running 40 minutes late. Well, we wait. Five minutes later: train xxx is travelling 60 minutes late. In a few minutes the accumulated delay reaches 120 minutes.

Panic again. It was supposed to leave at 9.30 pm, but with 2 hours delay it would leave at 11.30 pm. And if it doesn't leave? We stay in Rome.

So we decided to take action by drawing up a new plan of action.

The new plan of action was to buy a ticket for a regional train from Roma Termini to Napoli Centrale. This would have given us the opportunity to take a train anyway.

The Italo train showed no signs of life, so, now discouraged, we decided to take the regional. At precisely 9 p.m., the train's departure time, we board the regional.

Ten minutes pass, then 20, then 30, then 40, then 50. Finally, the train conductor announces: the regional train does not leave. Damn.

New announcement, the regional train leaves but with another train and from another platform. We run frantically, we get to the platform, but as soon as we're there a new announcement starts: the train leaves but stops at Formia, then there's a replacement bus that goes to Naples. Panic again, because as long as you're in Rome you can find a solution. But in Formia if there's no bus then what the fuck do you do.

Moment of protest with the staff.

New announcement: this blessed regional is made and it goes all the way to Naples.

Great, it's now 11 a.m. No trace of the Italo train. So now we take this blessed regional train.

Departure 23:00, arrival 01:15.

We arrive in Naples and obviously we didn't even have money for a taxi, as the metro was closed and the coaches were like ghosts in a haunted house: you know they might be there but they don't turn up.

The night tour of the city of Naples begins, an hour's walk from the central station to home.

We pass the station area like hawks and plunge into the heart of the city's alleys. After a while it even starts raining. But we resist. Suddenly a completely empty bus passes by, which is promptly stopped by my friend. It brings us a little closer to home, thank goodness.

In the end I get home at 2.15 a.m. All in all it went well, but I'm devastated. Shower on the fly and bed. The next day I wake up early, not a moment's rest.

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